TITOLO: A un metro da te
AUTORE: Rachel Lippincott con Mikki Daughtry
e Tobias Iaconis
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 232
TRAMA
A Stella piace il controllo del tutto, il che è più piuttosto ironico, visto che da quando era bambina è costretta ad entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna eccezione.
L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo.
Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di vedere i nuovi polmoni. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non corre rischi sarebbe rispettare la regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una posizione", che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa della malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso l'altra se quando significasse impedire ai loro cuore di spezzarsi?
Recensione
Il libro racconta la storia di Stella, malata di fibrosi cistica. è in lista per il trapianto di polmoni. Sa che non è una cura e che prima o poi dovrà morire.
A causa di un infezione alla gola si trova in ospedale. Ed è qui che incontra Will.
Anche lui ha la FC ma non può ricevere i polmoni ed è in un progetto sperimentale.
I due sanno che non possono stare vicini. Una regola delle persone affette da FC è che non possono stare meno di due metri.
Secondo me è proprio quello il punto di forza: la malattia. Perché se non hai nessuno, un parente o un famigliare, non conosci la malattia e tutto quello che hanno dovuto rinunciare per quello.
Apre un mondo tutto nuovo.
Quindi se pensate che è solo l'ennesimo libro triste, vi sbagliate è molto di più. Ve lo consiglio tantissimo e sicuramente fa parte della top 5 dei libri più belli che ho letto nel 2019.