mercoledì 7 giugno 2017

Recensione di La sarta di Dachau

Buon pomeriggio a tutti cari lettori sono tornata, più carica di prima per mettermi a pari con le recensioni. Oggi vi presento la recensione del libro d'esordio di Mary Chamberlain, la sarta di Dachau.



TITOLO: La sarta di Dachau
AUTORE: Mary Chamberlain
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 307
DATA USCTA: 2016

TRAMA:
Londra 1939, Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. Ha da poco cominciato a lavorare nella sartoria di Dover Street, e la vita sempre sorriderle. Un viaggio imprevisto a Parigi le fa toccare con la mano i confini dei suoi sogni: stoffe preziose, tagli raffinati, ricami dorati. Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di ritrovarsi nel posso sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano d’avanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Li, dove il freddo si insinua nelle ossa senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e disperazione, Ada si aggrappa all’unica cosa che le rimane, il suo sogno. L’unica cosa che la tiene in vita. La sua abilità con ago e il filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati, nonostante le ristrettezze belliche. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello che abbia mai confezionato. Un vestito di seta nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l’abito da sposa di Eva Braun, l’amante del Fuhrer.

RECENSIONE:
La sarta di Dachau è originaria Londinese – Ada Vaughan – che seppure giovanissima sa cosa vuol dire percorrere ostacoli per raggiungere il suo sogno.
Nella prima parte conosciamo Ada nella sua vita come sarta nella sartoria Dover Street, quello che sembrerebbero le basi per un destino già scritto, ma quando incontra un uomo di classe, elegante e che sembra essere interessato a lei travolgerà completamente il suo mondo conducendola dentro una realtà pericolosa, violenta e dolorosa quale sarà lo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.

Sinceramente quando ho preso questo libro, mi sarei aspettata altro. Dopo tutto la pubblicità che ci hanno fatto, arrivare e leggere sono rimasta particolarmente delusa. Ma non tanto il fatto della storia perché è avvincente, ma dato dal fatto come la Chamberlain ha raccontato la vicenda.
Secondo me è troppo decritta, ci sono pochi dialoghi, infatti in quei pochi non riesci a capire chi sono le persone che stanno parlando.
Non mi è piaciuto nemmeno il fatto che non è stato diviso in capitoli, ma sono in tre parti.
Invece la nota positiva è stata la protagonista: Ada. Forte e coraggiosa. Riesce a superare il suo periodo della Seconda Guerra Mondiale.


Sinceramente non lo consiglio di leggere. Quindi secondo me questo esordio non è stato esaltante. Ma aspetto i vostri giudizi se avete letto questo libro.

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