Buongiorno, oggi parleremo ancora una volta di nuova nuovissima uscita della Monadori il 12 luglio, sto parlando del libro, Le ragazze della libreria Bloomsbury di NATALIE JENNER.
TRAMA
Il 1949 e Londra guarda con fiducia alla ripresa economica del dopoguerra. In Lambs Conduit Street, nel centro della città, la libreria Bloomsbury sembra ancorata saldamente al passato: gestita con piglio severo e conservatore del direttore Herbert Dutton, è organizzata secondo cinquantuno regole inviolabili e una gestione tutta al maschile che non dà alcuno spazio alle tre straordinarie commesse che ci lavorano. Vivien è rimasta sola dopo che il fidanzato è rimasto ucciso in guerra, e la sua vita è resa ancora più complicata dall'insopportabile spocchia di Alec McDonough, responsabile dal reparto narrativa.
Grazie al lavoro in libreria, Grace al lavoro in libreria, Grace mantiene la famiglia, barcamenandosi tra l'esaurimento del marito, il senso di dovere e i suoi sogni irrealizzati. Evie è l'ultima arrivata: tra le prime donne a laurearsi a Cambridge, si è vista negare un ruolo accademico in favore di un collega - maschio - meno promettente di lei.
Tre donne brillanti e intrapredenti che hanno la strada continumante sbarrata dagli uomini meno capaci e più arroganti di loro. Finchè un improvviso malore del direttore e il ritrovamento di un prezioso libro non forniscono l'occasione per un radicale e fantastico cambio della guardia.
RECENSIONE
Ho deciso di partecipare a questa lettura di questo libro perché adoro i libri tutti a femminile, già dalla trama grida GIRL PAWER. Infatti le protagoniste di questo romanzo sono tre giovani donne che lavorano in una grande libreria di Londra: Vivien, Grace e Evie.
Il libro è ambientato nel 1949, subito dopo la seconda guerra mondiale dove Londra era in gionocchio per la crisi economica e quindi le donne lavoratrici non venivano prese di buon occhio ed erano sottomesse dai capi maschi. Ecco che conosciamo il capo che gestisce tutta la libreria, Herbert Dutton. Uomo molto inflessibile con regole molto rigide per la libreria, che nel corso del libro le conosceremo tutte.
Un altro protagonista maschile è Alec, responsabile del reparto narrativo, è quello che in fin dei conti conosceremo meglio grazie alle parti dedicate a lui. Ma personalmente a tratti l'ho odiato e lo volevo prendere a schiaffi. Ma alla fine del libro si è nettamente ripreso ed ho approvato la sua scelta.
Per quanto riguarda le protagoniste femminile quella che mi è piaciuta di più è stata Vivien, che alla fine lo dobbiamo riconoscere è la protagonista che poi fa intrecciare le strade alle nostre ragazze.
Purtroppo arriviamo alle note negative. La narrazione l'ho trovata molto lenta e certe volte non riuscivo neanche a capire il tempo della narrazione. Anche la scrittura dell'autrice è lenta, certe volte l'ho trovata pesante e troppo descrittiva. è per questo a volta faticavo a leggerlo.
Le mie aspettative dalla trama erano molto alte ma nel corso della lettura sono iniziate ad abbassarsi sempre di più. Quindi si è stata una lettura carina, ma con una trama del genere il lettore si aspetta di più.
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