TITOLO: Acqua agli elefanti
AUTORE: Sara Gruen
EDITORE: Beat
PAGINE: 357
TRAMA
In un giorno degli anni Trenta a Norwich, una piccola città del Connecticut, passa il treno che trasporta "Il Più Strabiliante Spettacolo del Mondo dei Fratelli Benzini", uno di quei circhi itineranti che attraversano in lungo largo l'America stremata dalla Grande Depressione col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici.
Jacob Jankowski, giovane studente di veterinaria di Norwich, accetta di buon grado la proposta, avanzatagli da Zio Al, il megalomane proprietario del circo dei Fratelli Benzini, di curare gli animali del circo. In quel mondo, sottoposto ai capricci e agli umori del vulnerabile diretto e domatore August Rosenbluth, Jacob viene profondamente turbato da due seducenti figure: Marlena, la bella moglie di Rosenbluth, la ragazza lascia ogni sera stupefatti gli spettatori con i suoi numeri acrobati ed equestri, e Rose, l'immensa, pacifica elefantessa che brama limonate e sembra incapace di obbedire al più semplice dei comandi. Un turbamento pericoloso, visto che sia Marlena che Rosie sono in balia di Rosenbluth, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e la sua inarrestabile violenza.
RECENSIONE
Ho già visto il film anni fa, ed mi promisi di leggere anche il libro prima o poi. Ed è finalmente arrivato. L'ho trovato su libraccio usato a poco, quindi ho colto questa occasione.
Il protagonista è Jacob, un giovane veterinario che sta terminando gli studi per lavorare insieme al padre nello studio di famiglia. Ma proprio quel giorno dell'esame gli viene data una notizia: i suoi genitori sono morti in un incedente stradale.
Senza casa, senza un soldo e senza un lavoro, decide di mettersi in cammino senza meta sulla ferrovia.
Nel mezzo nella notte, passa un treno così salta su una carrozza. Non si rende conto che è il treno è quello che trasporta il circo de fratelli Benzini.
Mentre comincia a lavorare, conosce Marlena, la moglie del responsabile degli animali e si invaghisce di lei. Per un anno Jacob impara la dura legge circense che non perdona nessuno.
Il libro è molto scorrevole e le sue atmosfere e le descrizioni del mondo del circo, lo rende ancora affascinante.
Oltre i due protagonisti, Jacob e Marlena, si intrecciano anche altre storie di artisti e degli operai del circo, con descrizioni molto approfondite dell'America della Grande Depressione.
Il narratore è Jacob, che ormai anziano ed chiuso in una casa di riposo, ricorda gli anni della sua giovinezza. Secondo me questo è un punto di forza, di tutto i libro.
Quindi insomma il mio giudizio è molto positivo e ve lo consiglio.