Recensione del film King Artur - Il potere della spada

Buon pomeriggio cari lettori, oggi parleremo di un film uscito qualche anno fa, ma la storia la conosciamo quasi tutti, il film in questione è King Artur - Il potere della spada.

TITOLO: King Artur - Il potere della roccia 

REGIA: Guy Ritchie 

DATA USCITA: 10 maggio 2017 

GENERE: Fantasy, Avventura, Azione, Storico 

ATTORI: Charlie Humman, Astrid Berges-Frisbey, 

Eric Bana, Jude Law, Annabelle Wallis, Katie McGrath

DURATA: 126 minuti 

King Arthur racconta la storia di Artù, che vede morire il padre e la madre vengono uccisi dallo zio Vortigen, che si prende il trono e crea un regime di puro terrore. Privato di tutti i suoi diritti, Artù riesce a sopravvivere e cresce in brodello. Ma Vortigen vive nel terrore che un giorno il legittimo erede del torno possa ritornare a Camelot e riprendersi il torno che gli aspetta. Così quando la
leggendaria spada Excalibur riemerge sotto il mare, costringe tutti i ragazzi con l'età del nipote e sottoporsi ad una specie di prova che consiste di estrarre la spada dalla roccia.
Ma Artù ancora non si è sottoposto alla prova. Preso da una guardia viene condotto alla roccia, che con facilità riesce a estrarre la spada. Ma subito dopo sviene e si risveglia in una cella con suo zio davanti.

Il personaggio Artù che viene Charlie Hunnam, mi è arrivato subito, perché non è come gli altri, non è cresciuto ricco, ma povero, quindi questa cosa ha un impatto più potente, ha una marcia in più. Ma questa cosa non si vede solo nel percorso della sua crescita, ma anche nella sua immagine: è sexy, forte, arrabbiato e frustato.

La parte più bella è vedere come il potere di una spade si adatti al suo possessore: perché all'inizio

possiamo vedere Exalibur che dirige le azioni di Artù, ma piano piano Artù demolisce i trami emotivi e impara ad accettare il suo passato, e così la spada si piega al suo volere. I combattimenti che fa Artù con la spada sono delle cose bellissime, è come una scossa confusa che travolge lo spettatore. Che è anche il sentimento finale che rimane fino all'ultima scena del film.